Parliamo di moda del vestire.
"Moda" è un parolone molto molto pericoloso, in quanto generico e super personalizzabile;
esempio: nessuno ti vieta di andare in giro con un abito di stecche di legno che ti sei ricavato staccandole una ad una dalle cassette di carciofi che hai comprato il giorno prima dal fruttivendolo. Molto probabilmente tutto il mondo penserà che tu sia una persona senza alcun senso della realtà e del gusto, ma solo sin quando Ralph Lauren, Valentino, Prada o qualche altro stilista eclettico (uh, anche "eclettico" è un termine a rischioso) non dirà che "Vestirsi di asticelle di legno grezzo e pieno di schegge costituisce un vero ritorno al contatto con la natura, alternativo e caratterizzante". A quel punto chi non vestirà di cassette ortofrutticole diventerà automaticamente demodé, obsoleto, da buttar via (ma stranamente non vedrete carote e ravanelli che al mercato spuntano dall'interno di borse Louis Vuitton... misteri).
Quando un personaggio di Zoolander disse pressapoco che "E' la moda che fa girare il mondo, è per la moda che si sono scatenate guerre e conflitti di ogni tipo", mi chiedo se invece di fare una battuta apparentemente idiota, non volesse invece aprire un punto serio di riflessione in tutto quello zoo (appunto) costituito da scene al limite dell'umano.
Eppure sembrerebbe che oggi basti dire che una persona è "vestita alla moda" e subito ogni critica cessa di esistere. Ogni critica da parte degli idioti rincoglioniti senza cervello.
Perchè una cosa è avere buongusto, una cosa è seguire la moda.
Vorrei proporre un ritorno alla tunica, se possibile, così la gente non rompe più il cazzo.
Personalmente non seguo affatto le mode. Le trovo alquanto noiose e limitanti: vogliamo ricordare l'esplosione di capi d'abbigliamento viola, qualche tempo fa? E il verde? E il blu? Ci manca solo il verde Paolo Veronese o il bianco sperma e siamo a posto.
Sono uno che opta generalmente per la combinazione di vestiti 50% comodi, 50% presentabili; il classico tipo da jeans e polo o camicia fantasiosa che però veste spesso anche in giacca e cravatta per il gusto di cambiare e di sentirsi un po' più elegante e fighetto.
L' argomento piuttosto soggettivo, ma diventa una questione di "sopravvivenza" quando tra me e il buongusto si frappone una buona parte di lobotomizzati che in nome della moda compiono scempi incredibili ed accostamenti di colore inguardabili.
La moda commerciale non prevede di calcolare chi indosserà il vestito, perchè tanto se aprite un qualsiasi giornale trovate sempre le solite cazzo di donne artificiali, quasi androgine, con settecento chili (o euro) di trucco, il petto piatto o addirittura concavo, così magre che devi stipulare una Kasko prima di prenderle per i fianchi durante un'amplesso: l'emblema dell'essere asservito al capo d'abbigliamento, e non il contrario.
Qui io proporrei di far tornare il peplo per le donne. Ma andiamo avanti, slegandoci dalla intelligentissima riflessione sulla moda fatta sinora, procedendo con l'introduzione di un postulato relativamente sensato sulla scopabilità.
La moda ovviamente non tiene conto del mondo reale, e non mi riferisco al solo fattore estetico ma anche e soprattutto a quello caratteriale.
Prendiamo otto ragazze, distinte in base ai tre principi di pessimo/bel vestito, bellezza/bruttezza, educazione/maleducazione (in base ovviamente ai vostri gusti personali eh).
1 - ben vestita, bella, beneducata;
2 - ben vestita, bella, maleducata;
3 - mal vestita, bella, beneducata;
4 - mal vestita, bella, maleducata;
5 - ben vestita, brutta, beneducata;
6 - ben vestita, brutta, maleducata;
7 - mal vestita, brutta, beneducata;
8 - mal vestita, brutta, maleducata.
Ammettendo che per voi la bellezza abbia priorità sulla buona o cattiva educazione, allora probabilmente l'elenco qui sotto corrisponderà anche alla scala scopabilità della persona con la quale state avendo a che fare, e l'elenco delle vostre reazioni si modificherà di conseguenza:
1 - Sì, mi piacciono molto le maniche plissettate. E no, non ti preoccupare, non ti verrò in bocca.
2 - Levati quel bel foulard, troia: ho voglia di montarti a neve ferma.
3 - Ora potresti metterti questi due cubetti di ghiaccio in bocca e farmi un pompino on the rocks?
4 - Getta via quello straccio, sporca baldracca, e lascia che spernacchi il tuo bel clitoride.
5 - Gran bel vestito. Proprio un gran bel vestito. Esclusivamente un gran bel vestito.
6 - Il tailleur è una figata. Tu no.
7 - Mi devi scusare ma di solito non mi interesso di donne.
8 - Sei bbbona come uno sgombro alla nutella.
Insomma, la domanda definitiva è la seguente: ma secondo voi la scollatura a V è meglio metterla su un paio di tette prosperose o tra due bei glutei sodi?*
*Se mi dite "Ma io guardo gli occhi e il viso!" siete dei segaioli ipocriti e lo sapete.
P S: se c'è qui intorno una donna che volesse espormi i suoi otto punti di vista in relazione al sesso maschile, lo apprezzerei molto... meglio se si tratta di una donna bella e preferibilmente ben vestita.
E' strano sentirti parlare di donne, di solito quella parte spetta a me :D
RispondiEliminaCmq personalmente del vestito non me ne sbatte uno stracazzo, ed anche dell'educazione... nei limiti del possibile, of course: se lei è una scaricatrice di porto, avrà pure il suo fascino, ma che lo porti altrove!
Per quanto riguarda la risposta alla tua domanda finale, possibilmente preferirei entrambe le scollature... ma se non si può, mi butto sui seni.
Non c'è niente di strano.
RispondiEliminaIo parlo di DONNE, non di diciottenni del '93 :D
Vaffanfottiti!
RispondiEliminaAhahahahahahahahahahah!
RispondiEliminaHo compiuto 18 anni ieri Maroc, fottiti!
RispondiEliminaEcco un'altra troietta rompicoglioni :)
RispondiEliminaRicorda che SEI MORTA!
Il punto 7 ("mi devi scusare ma di solito non mi interesso di donne") è fantastico!
RispondiEliminaTe ne devo raccontare una delle superiori: andiamo al torneo sportivo regionale (studentesco, ovviamente), c'era una squadra femminile di tipe carucce... vestite normali, eh!
Mi avvicino per conoscerle e, quando sono a mezzo metro di distanza, afferro la parte finale del discorso di una di loro, che dice: "mi ha rotto tre quarti di MINCAHHHHH" , allorché viro immediatissimamente alla mia destra e dico a voce alta: "ah, il bagno è da questa parte!"
Se son rose fioriranno.
Ahahahahahah, grandioso Matthew! L'apoteosi della femminilità :)
RispondiEliminaarh arh arh :) Sher gut mein freund.
RispondiEliminaE non capico cos'hai contro lo sgombro alla nutella poi. Diomaialo.
Mah, in realtà contro le sperimentazioni non ho niente... facevo sfide a suon di combo rosette/sfilatini+nutella+maionese con un gruppo di vecchi amici. Poi dopo l'ultima vittoria per tre a zero ho vomitato piegato a squadra. Ed infine... beh, ho smesso :)
RispondiEliminaSenza contare che se dovessi riprovarci ora, molto probabilmente dopo 30 minuti dall'ingestione del primo panino mi rotolerei in terra in preda alle coliche biliari.
Ahr.
A me piace lo sgombro e lo saprei anche cucinare in più di 8 modi. Tuttavia senza nutella, ho qualche problema con le nocciole.
RispondiEliminaPerò ti posso dare un consiglio pratico, se metti nude le otto possibilità ti ritrovi con 4 grupetti da 2, non so te, ma fossi un uomo ci farei un pensierino...
ps: la volgorità non sta bene in bocca ad una donna :-)
Ma che male, una pompa col ghiaccio!
RispondiEliminaDiz: Allora facciam che mi cucini lo sgombro in otto modi. Poi di ragazza me ne basta una.
RispondiEliminaAvere un harem di otto donne sarebbe sicuramente il sogno maschile del macho scopatore.
Peccato però che non solo non è realizzabile, ma se si pensa a quanto UNA sola ragazza possa essere nervosa in fase pre-durante-post ciclo/parto, FIGURATEVI OTTO.
No grazie, una basta e avanza.
Sciuscia: Perchè male? Basta che siate tutt'e due animati da bollenti spiriti...