29/07/14

Trasloco!

Data la lunga assenza e la necessità personale/professionale di riniziare da zero, ci si rivede su http://www.decipherermaroc.blogspot.it/ per chi vorrà continuare a seguirmi. Addio, Planet Maroc.

13/01/14

11/10/13

Intermezzo musicale



Ascoltate con le casse a tutto spiano, altrimenti non siete dei veri duri.
No, no, non storcete il naso. Vi garantisco che questa versione non l'avete mai sentita.
Provare per credere :)

08/10/13

Freaking bad


E' finita, finalmente. Si può iniziare a respirare più liberamente, smetterla di pensare alla droga, alla DEA e ai problemi familiari. Si può stendere un primitivo e azzardato commento, partendo da alcuni miei personalissimi punti di vista che sicuramente mi renderanno parziale ed etichettabile come "quello che critica tanto per andare contro la massa". Bene. Chissenefotte.

Generalmente la serie risulta ben costruita e amalgamata, tenendo sempre abbastanza alta l'attenzione dello spettatore e riuscendo a coinvolgerlo profondamente dal punto di vista emotivo. Già questo non è poco, se consideriamo che (protagonista a parte) i comprimari non sono poi tantissimi e che quindi vedremo le stesse facce per l'85% delle puntate. Un plauso anche a come sono state realizzate le riprese, in stile molto cinematografico. Sarà anche questa la ragione per cui la gente urla al miracolo? Mah.


Però c'è un però (da qui in poi, SPOILER!).
Se la serie si fosse conclusa alla quarta stagione, avrei applaudito perché bene o male avrebbero vinto tutti, in qualche modo. Ma siccome il gioco è andato avanti con una quinta stagione, anche l'opinione del sottoscritto è cambiata. Mi riferisco in particolare alle ultime due o tre puntate della quinta stagione, dove ho percepito una sorta di "vuoto narrativo" che è stato riempito un po' troppo in fretta. Con soluzioni sempre abbastanza inusuali, intendiamoci, ma quando sono arrivato al finale della serie vero e proprio mi sono trovato a sospirare un grosso "Mah!". Non tanto perchè mi aspettavo che una fine differente (magari con Walter ucciso dalla polizia o torchiato dalla DEA e poi soffocato dal cancro), ma perché a differenza delle altre puntate, è finito troppo in fretta come se qualcuno avesse avuto un'improvvisa voglia di vuotare il caricatore delle cartucce, rovesciando addosso allo spettatore tutte le risoluzioni delle cose rimaste in sospeso e al tempo stesso chiudendogli la porta in faccia. Per questa sensazione di incompletezza, e principalmente per questa, considero il finale della serie insoddisfacente. Pur non essendo un amante delle serie tv, Breaking Bad è stato tutto sommato un esperimento piacevole, ma con alcuni punti morti che danno ragione allo spettatore meno paziente di me, che dopo un po' si rompe le palle e va a fare altro.

In conclusione, Breaking Bad non mi pare un miracolo cinematografico tale da giustificare una risposta così spropositata da parte del pubblico. Merita di essere visto perché è interessante, certo, ma solo se siete abbastanza pazienti per subire qualche filler e sopportare alcuni situazioni/personaggi-cliché. Magari guardatelo con una cannetta a portata di mano, così viaggiate due volte e non vi fate troppi problemi. 

Ora, pagella personaggi. E se non siete d'accordo sticazzi.

Walter - E' pietosamente geniale: travalica ogni limite etico consentito, con la scusa "lo faccio per la mia famiglia" trasformata in un'altra scusa ("lo faccio per me") nell'ultima puntata. Sino a prima della sua ultima fuga era un vero e proprio villain tanto nel carattere quanto nelle azioni. Poi però caratterialmente parlando crolla di botto, diventando persino peggio di quell'ammasso frignante di carne morta che era all'inizio della prima stagione. Vabè, i polmoni gli stanno dicendo addio: che uno scivoli verso una fase semidepressiva a causa del cancro terminale ci può stare. Va punito per il suo ego represso.
Premio "migliori colpi di genio in assoluto".
8: Doppiogiochista ipocrita.

Skyler - E' una cogliona, c'è proprio poco da dire. Se almeno suo marito mantiene una (magari discutibile) coerenza per giustificare le sue malefatte, lei invece vorrebbe avere sia i soldi della droga sia l'obbedienza ai dettami del lato buono della Forza: ne risulta un personaggio che a volte funge da ancora di salvezza, e che altre volte manda a puttane tutto quanto. Però intanto si tiene il denaro (e ne sputtana via un bel po' per l'amante che tra l'altro ha vinto il premio "miglior volo contro un cassettone con conseguente paralisi", scena che mi ha fatto morire dalle risate).
Premio "madre più controversa in una serie".
7,5: Bagascia opportunista.

Hank - All'inizio lo odiavo. Poi mi ha fatto ridere. Poi ha iniziato a piacermi. Poi è diventato figo. Poi è morto. Un personaggio stereotipato che a dispetto dei suoi tratti prevedibili è riuscito comunque a farsi piacere parecchio.
Premio "miglior logo per birra autoprodotta"
8: Trippone sempliciotto. 


Marie - Odiosa sotto tutti i punti di vista, serve solo a creare problemi, fare mostra dei dubbi interni color quaresima della sua casa e dimostrare di non saper mantenere i segreti. Merita senz'altro di rimanere vedova.
Premio "miglior colabrodo del mondo"
2: Isterica cleptomane


Jesse - Sono sempre rimasto in bilico tra "inutile" e "utile nella sua inutilità". Alla fine invece ha prevalso il nulla. Una totale vittima degli eventi che si trova sempre al posto sbagliato nel momento sbagliato, e le poche azioni degne di nota le esegue su consiglio/manipolazione/ordine di Walter o su proprio esaurimento nervoso. A mio parere avrebbe meritato una maggiore rivalsa psicologica e una più approfondita evoluzione del personaggio. Arriva alla sufficienza solo per aver diffuso "Bitch!" e "Yo" ad un livello planetario, ripetendoli 431 volte nel corso della serie.
Premio "tossicodipendenza e casualità"
6: Che c'è da dire? BEYOTCH!

Saul - Uno dei pochi personaggi che dall'inizio alla fine mantiene un lineare opportunismo, in tutta coerenza (o in tutta non-coerenza?) con il suo mestiere di avvocato. Utile per le proprie connections e per la conoscenza di vie giudiziarie "alternative", anche se stona in quanto unico personaggio "demenziale" in una serie dal carattere decisamente più intenso.
Premio "miglior guardaroba"
7: Opportunista modaiolo

Gustav - C'è poco da fare, è un grande. La nemesi per eccellenza di Walter. Antagonista dalla 2° alla 4° serie, direi che in taluni punti sfiora invece il ruolo di coprotagonista. La sua personalità è addirittura più magnetica, fredda e calcolatrice di quella di Walter, ma è ricoperta da uno strato di dedizione al lavoro (e odore di pollo fritto) tale che lo spettatore finisce sempre col tenerlo in simpatia. Peccato che alla fine muoia.
Premio "personaggio negro sopravvissuto più a lungo in una serie televisiva"*.
9: Stakanovista d'acciaio

Mike - Il mio personaggio preferito in assoluto. A parte lo svolgimento dei lavori sporchi per Gustav, si scopre anche il suo lato tenero nei confronti della nipotina a cui invia i soldi della droga sottoforma di nutrite strenne. Il tenero nonno assassino che tutti vorrebbero avere, capace di togliere le castagne dal fuoco a chiunque, è dotato anche di una buona dose di logica visto che quando le cose si fanno troppo pericolose decide di uscire dai giochi. Poi quel maiale di Walter lo ammazza inutilmente in maniera squallida. Forse la morte più triste e meno attesa della serie (visto che quella di Hank era comunque prevedibile).
Premio "morte in contemplazione"
10: Sicario affettuoso

Saluti anche da Tuco, il mio spacciatore prediletto, che è stato ingiustamente tolto di mezzo troppo presto.

* In realtà questo premio andrebbe a Huell, visto che almeno sino ai finali della quinta stagione è ancora vivo. Ma è l'esempio di obesità americana, ha la testa deforme, il respiro raschiante e tutto ciò è creepy. Pertanto non ha avuto diritto d'accesso alla scaletta dei premi.

Infine, mi chiedevo se questa serie avesse un qualche messaggio. A me pare venga messa in evidenza l'importanza di determinate scelte, ma è una cosa che accade nell'80% delle serie "serie". Però c'è chi una morale corretta l'ha trovata. E in effetti è perfetta...

04/10/13

Reboot



E’ complicato tornare qui dopo quasi un anno di assenza e dire “mi mancavano tempo e voglia di scrivere… soprattutto la voglia”, ma è la verità: mi sono trovato ad assistere, nei momenti di tempo libero (e molte volte anche durante quelli di studio), ad una lenta e progressiva pseudo-morte cerebrale dell’ambiente sociale. Sì, lo so, siete stanchi come me di assaggiare questa minestra che non cambia mai. Abbiate pazienza.

Se volete più dettagli in merito, accendete la televisione o leggete un quotidiano. A prescindere dal canale su cui vi siete sintonizzati, o dall’articolo che state leggendo, sarà impossibile non constatarne la pochezza e la superficialità. La mediocrità è il grande esempio di questi tempi (forse perché si trascorre il tempo in maniera mediocre a vivere una vita altrettanto mediocre). E’ come se fosse stato deciso di imporre dei limiti all’intelligenza e al comportamento umani, adottando stereotipi e argomenti-scappatoia tipici, che valgono da jolly in un po’ tutte le situazioni.

Data la situazione politica italiana attuale a casa non si fa altro che seguire tutti i telegiornali possibili ed immaginabili, tutte le trasmissioni fantapolitiche possibili ed immaginabili, e dare vita a tutte le soluzioni da bar per ristabilirci e uscire dal merdaio in cui siamo stati lanciati. Soluzioni che ovviamente si risolvono magicamente con insulti agli schieramenti politici opposti. Ovviamente ogni possibile discussione - durante i pasti, o comunque quando la tv è accesa - è passabile di censura. Poi, finita la giornata, si ricomincia da zero il giorno seguente, in un abietto loop interminabile di “Abbiamo bisogno di… Ah, se non si fosse fatto quello… Siamo senza soldi e lo Stato non ci aiuta…” eccetera eccetera. La crisi non è tanto il dover tirare la cinghia e risparmiare. La crisi è comportamentale. E’ verbale. E’ cerebrale. E’ globale.

Ma forse sono io troppo pessimista.

D’altronde stavamo per scivolare nella merda perché non sapevamo chi sostituire a nonno Napo, dando prova di un incredibile dinamismo sociale nel temporeggiare così tanto che nonno Napo ci ha salvato il culo con la prima ricandidatura storica. Peccato poi che dalla sua ricandidatura sino ad ora è stato il resto del sistema governativo ad andare a puttane (in tutti i sensi). Ma ora è tutto okay.

D’altronde finalmente hanno condannato Berlusconi e quindi tutti i programmi della televisione italiana hanno avuto un attimo di grottesca felicità per poi rendersi conto che dopo anni e anni di leggi ad personam, anche i programmi erano diventati ad personam e pertanto non sapevano più di chi parlare. Ma ora è tutto okay.

D’altronde ora c’è Papa Francesco che ci salverà tutti perché si porta dietro una borsa da sé anziché delegare l’arduo compito a qualcun altro. Quando è venuto a Cagliari ha fatto un discorso spettacolare (!) e la gente - che fino al giorno prima imprecava e voleva uccidere il vicino - ha improvvisamente avuto un orgasmo mistico, decidendo che Gesù sarebbe venuto a salvare tutti e vaffanculo crisi, ti risolviamo in modo che oggi preghiamo tutti insieme, e ci vantiamo di avere Sua Santità qui in casa che ci dice le cose belle. Poi però 24 ore dopo Sua Santità è altrove, qui ricomincia il loop di operai in protesta con turisti disorientati, e Gesù non se lo caga più nessuno. Ma ora è tutto okay. In fondo, di cosa dovrei preoccuparmi? Va tutto benissimo!

Diavolo, nemmeno 1984 di Orwell riusciva a darmi tanta inquietudine.

11/12/12

Il perchè del (perchè del) traduttore

1- Mi si chiede il perchè dell'esistenza del mestiere di traduttore quando, al giorno d'oggi, sempre più "risorse" sparse sulla rete sono a disposizione dei comuni mortali.

2- Chiedo di che tipo di "risorse" parliamo.

3- Mi si elencano tra le principali Google Translator e Yahoo!Answers, e tra i pochi vocabolari online nessuno cui valga veramente la pena affidarsi.

Forse non si è capito che è proprio perchè esistono queste presunte "risorse" di traduzione che il traduttore può continuare a prosperare... anzi, ora che ci penso forse non si riesce proprio ad afferrare che il concetto di "tradurre" implica MOLTO DI PIU' (e molto spesso tutt'altro) della semplice ricerca sul vocabolario.

Non è che invece fate parte di quel gruppo di teste di cazzo ignoranti che si riferiscono alle "traduzioni" latino-italiano e greco-italiano, e si lamentano perchè non sapendo coniugare i verbi pretendono di trovare sul vocabolario una seconda persona plurale al passato?
Non è che invece con queste "risorse" credete di aver scoperto il paradiso terrestre della traduzione, tanto che mi sono visto addirittura interi testi tradotti in cinque minuti con Google Translator e PUBBLICATI (con tanto di applausi e dieci da persone addirittura più inutili di voi)?
Non è che, banalmente, siete così ottenebrati dalla vostra ignoranza da non avere neanche la decenza di ricontrollare la vostra "traduzione" per vedere se almeno dal pulto di vista della grammatica italiana, tornano le concordanze?
 Ovviamente non oso accennare al significato, perchè credo siate così rintronati da non sapere neanche cosa sia.

Cospargetevi di cherosene e accendete un cerino prima di fare i fighetti.
Mettete il culo sulla sedia e studiate, pezzenti.

Anzi, no, scusatemi: continuate pure!
Non sia mai che un domani mi paghino per correggere le vostre idiozie :)
Sayonara.

20/11/12

Good and bad piece of news

La cattiva notizia è che a causa della mole immensa di lavoro, il mio tempo viene assorbito sempre di più dalle attività di studio linguistico, sviluppo di glossari, traduzioni ed allenamento all'interpretariato. Per questo, mi vedo costretto a porre il blog in sospensione sino a nuovo ordine.

La buona notizia è che credo di essermi follemente innamorato di Ubuntu. Se riesco a trovare qualche soluzione per renderlo pienamente compatibile con alcuni file originari di Windows, direi che la formattazione del nuovo netbook progettata con Driller può anche andare a farsi fottere.
Nota 1: non riuscire a liberarsi dalla stranissima sensazione di insicurezza di poter navigare su Internet senza subire pop-up allarmisti dal proprio antivirus.
Nota 2: imparare a non scrivere cose come "poi" o "asd" con un solo dito, data la minore dimensione dei tasti :)

Tornerò a scrivere quando avrò meno tempo da dedicare ad inglese, spagnolo e russo. Fate i bravi.