18/02/12

L'ennesimo capitolo... ma quando finiranno?

Sospendo un momento le revisioni (non ne posso più) per scrivere qualcosa su questo triste deserto. Abbiate pietà, tra studio, ospedale, mazzi e cazzi vari non so dove sbattere la testa. 

Diciamolo, pur avendo sinora giocato tutti gli episodi, non sono mai stato un fan di Assassin's Creed. Altair è stato un gran bel personaggio (anche se magari un po' limitato dal gameplay ripetitivo del primo episodio) ma è stato ignorato negli episodi successivi in favore di un Ezio Auditore abbastanza insipido e tremendamente "ammerrigano" che gli assomiglia esteticamente in tutto e per tutto, e che in AC2 e in AC:Brotherhood sembra avere uno spaventoso talento per l'amicizia con personalità storiche influenti del periodo.
Mah. Andiamo avanti.

- Approccio e Trama -
Dato che la mente di Desmond, flippata almeno quanto quella del videogiocatore a forza di gestire più personalità in più epoche, è praticamente una frittella, i suoi amici decidono di buttarlo dentro l'Animus in modalità provvisoria. Ooooh, ma quindi c'è anche una modalità provvisoria! Cheffigo, è come Winzoz! In questo strano universo, il nostro mentalmente lacerato protagonista ha a che fare con quel Soggetto 16; quel pezzente che lasciava i graffiti luminescenti sui muri degli edifici rinascimentali, ricordate? Questo bellimbusto non ha niente di meglio da fare che far traslare i suoi pixel in questa sorta di BIOS dell'Animus, e non appena arriviamo noi mi sembra giusto non avere niente di meglio da fare se non dire "Hey, ciao, devi trovare un giunto sincronico!". Ossia? Ossia giocarti Revelations, che domande! Con la scusante di mettere ordine tra i ricordi incasinati delle due personalità che Desmond Miles ha dovuto gestire durante i suoi "viaggi", ecco che ci viene propinato l'ennesimo episodio.

Entra, idiota: voglio giocare!
"Che palle, quelli della Ubisoft non trovano trame decenti dai tempi di Rayman", ho pensato. Beh, a ben pensarci tutte le trame degli episodi di AC sono assolutamente uguali: piattezza relativa, crescendo negli ultimi capitoli, colpo di scena finale che però non viene spiegato per intero, e tutto rimane aperto.
Una sega interrotta, in pratica. Ma andiamo avanti.

Ma no, no, NOOOOOOOOO c'è ancora Ezio Auditore! Ma basta!
E invece mi sono dovuto ricredere: sì, perchè pure Ezio Auditore è stanco di combattere. Vabè, oh, a ben pensarci chi vorrebbe passare la propria giovinezza a scalare edifici, raccogliere tesori, parlare con Leonardo Da Vinci, uccidere persone e trovare tutte le piume nascoste? Scusate se è poco eh.
Quindi, ripeto, abbiamo un protagonista stanco. Questa è una cosa positiva: in tutto Revelations finalmente la si smette di avere un protagonista rompicoglioni che a muso duro sconfigge tutto e tutti perchè tanto il Credo degli Assassini blablablablabla. No.

Abbiamo un vecchiaccio di cinquanta e passa anni, logorato dalle battaglie, pieno di dubbi sulla propria esistenza e sul modo di condurla, che è alle prese con la sua ultima grande avventura. Finalmente un assassino umano. E' questo, secondo me, il grandissimo primo pregio di Revelations: nonostante siate comunque una macchina per uccidere di prim'ordine, dai dialoghi che avrete con altri personaggi traspare il fatto che la vostra attenzione stavolta non è tanto focalizzata sui templari (per una volta), ma più che altro su voi stessi, sui vostri progetti e blablabla. Vi laverete le mani delle trame politiche nel sultanato ottomano, a meno che non vi cogliate una buona opportunità per scovare qualche ghiotta informazione.
E' un cammino piuttosto aspro, che si concluderà con l'amara (ma assolutamente comprensibile) ammissione da parte del protagonista che "Sono solo un tramite per un messaggio che elude la mia comprensione".

Ezio Auditore in tutta la bellezza della maturità maschile. Argh.
La trama non è chissà quanto coinvolgente o maestosa. E' una discreta trama, al pari di quelle che l'hanno preceduta (è solo l'approccio psicologico del personaggio che cambia e direi per fortuna... giocare con un cinquantenne che si comporta come un ventenne mi avrebbe fatto vomitare). Dovremo recuperare delle chiavi disseminate a Costantinopoli da Niccolò Polo per conto di Altair, per poi tornare alla roccaforte di Masyaf e aprire la fottuta biblioteca per capire cosa c'è dentro.
Un lavoro facile e veloce, se non fosse che comunque verremo coinvolti nelle solite beghe politiche locali (Bayezid in lotta contro Selim, Ahmed e Solimano, i soliti Templari, ecceteraecceteraeccetera).
Poi ad un certo punto decideremo di slegarci da tutto questo e di fare i cazzi nostri.
Finalmente.
Poi il gioco finirà.

Eccheccazzo.

- Scenario, grafica, sonoro , gameplay -
La scelta di Costantinopoli è a mio parere perfetta: dimenticatevi le architetture europee, qui si è in piena dominazione ottomana: quelli che come me hanno apprezzato moltissimo gli scenari del primo AC, si troveranno a loro agio. Tornano moschee e minareti, tornano i mercanti con fasce, pantaloni a sbuffo e babbucce a punta. L'aria che si respirerà sarà decisamente orientale, e vi sentirete meno "pesci fuor d'acqua". Avrete a che fare con la gilda di Assassini locali, sempre tipi decisamente persianeggianti. Cosa a mio avviso positiva.
Un peccato includere solo un'altra area (Cappadocia), che tra l'altro visiterete solo per un determinato periodo di tempo della trama... magari un po' più di varietà dal punto di vista grafico-urbanistico non avrebbe guastato, ma anche così il gioco rimane comunque molto bello.

Ecco una bella veduta della fumosa Istanbul.
 Il comparto grafico rimane più o meno uguale agli altri episodi di AC. Molto soddisfacente, mai pesante, sembra però ogni tanto dare adito a qualche glitch (ad esempio cadere nel nulla) che per fortuna accade però molto molto raramente; inoltre il comodissimo sistema a checkpoint del gioco non vi farà mai riniziare da punti lontani.
Il sonoro vocale è abbastanza ben curato; per le musiche stavolta Jesper Kyd si è fatto affiancare da Lorne Balfe e le differenze si vedono: le musiche sono ancora più belle e più coinvolgenti. Niente di più e niente di meno di come te le immagineresti durante una fase concitata o di esplorazione rilassata o di tensione. Perfette.
Grazie a dio, i controlli continuano ad essere gli stessi da AC2, evitandoci l'incasinamento. Sono rapidi, essenziali, funzionali. Per il resto, il gameplay rimarrà caratterizzato da tutte quelle chicche introdotte nei precedenti AC (ristrutturare botteghe e monumenti per aumentare la solita rendita, reclutare altri suicidi per l'imminente jihad, cambiarsi d'abito, migliorare armi e armature). Le uniche novità introdotte consistono in: una comodissima lama uncinata con la quale potremo ridurre notevolmente i nostri tempi di arrampicata nonché volare da tetto a tetto per mezzo di corde, e agganciare i soldatini nemici quando ci aggrada. Infine tutto il sistema di creazione delle bombe, di cui ho abusato alla stragrande, divise in varie categorie (letali, tattiche, diversive).

Chi non ama la lama uncinata alzi la mano. Tutti monchi vedo... bravi, bravi :)
Un'altra cosa positiva è che finalmente sono state introdotte le prime condizioni perchè il gioco possa davvero pretendere di avvicinarsi ad uno stealth. Mi riferisco a missioni che, obiettivo a parte (non farsi individuare da nessuno) offrono anche uno scenario adatto a portarlo a termine. Cosa questa che a parer mio nei precedenti episodi era stata un po' lasciata da parte.
Altro buon punto è che ogni volta che ci impossesseremo di una chiave di Altair, ne sbloccheremo il relativo ricordo: ecco quindi soddisfatto chi, come me, era curioso di sapere che fosse successo al misterioso uomo col cappuccio bianco dopo aver portato a termine il primo AC.
Verrà inoltre ripresa la tematica di "quelli venuti prima di voi" con un (finalmente) degno filmato esplicativo alla fine.

Per quanto riguarda la longevità, ho sentito pareri piuttosto negativi. Il gioco è a metà tra "giusto" e "corto". Considerate però che svolgendo le sole missioni di trama risulterà completato al 60% circa. Quindi potete sempre divertirvi ad andare a caccia di pezzi mancanti: è qui che si nota tutta la positività di avere solo una città a disposizione. Andarci a passeggio è un vero piacere, anche solo per passare il tempo. E comunque, per dire che siamo già al terzo episodio fatto su Ezio Auditore (che mi sa tanto di contentino per far vedere alla gente come va a finire), sono più che soddisfatto.

Fuck retirement, I'm still able to kill some Byzantine dude!
 AC era una prova, AC2 un miglioramento, AC: Brotherhood un'implementazione; con Revelations stiamo cominciando ad avvicinarci al concetto di "bel gioco". Era ora!

8/10

11 commenti:

  1. Non comprerò mai più un gioco ubisoft fino a quando non modificheranno la loro politica Drm superintrusiva.

    Per quanto mi sarebbe piaciuto molto poter comprare Heroes Of Might and magic VI .

    Per quanto alla fine me ne sbatto il cazzo e che si fottano.

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  2. Devo darti una pessima notizia allora. Anzi, due.
    Innanzitutto Heroes Of Might And Magic VI è durato esattamente dieci minuti sul mio pc. Pesante, lento, mi rompevo il cazzo a farlo aggiornare ad ogni ingresso. La grafica 3D è un impedimento, e il sistema di gioco è uno schifo.
    L'ultimo HOMM veramente degno del suo nome è stato il 3° episodio. Immortale, mi capita di giocarci ancora oggi.

    E la seconda è che la politica Drm non solo è superintrusiva, ma costa non meno di 60 euro a gioco e non serve ad un piffero. Facilmente aggirabile (un plauso allo Skidrow team) e totalmente inutile.
    Torno a studiare @_@

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  3. Anche HoMm V m'è piaciuto, a differenza del quattro, anche se non quanto il III che era LA FIGATA spaziale.

    Ora sto accumulando ore ad un gioco semi- indie che parte dai presupposti di HoMm, ma con un budget minore. Ma è fig. Si chiama King's Bounty e te lo consiglio.

    Tieniti libero per domani che abbiamo da fare.

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  4. Okay. Dovrei riuscire a ritagliarmi uno spazietto dalle sette di sera sino a mezzanotte circa, perchè domattina ho due esami... poi devo riattaccare con lo studio. Nel mentre butta giù mail se necessario.
    Homm V a me faceva cagare quasi quanto il VI. L'idea del 3D è pessima.

    C'è solo una cosa che ha sempre avuto cinque stelle per me in quella serie, ed è il settore musicale. Veramente curato e ben implementato.

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  5. Se lo installi sul mio pc probabilmente diventa Wolfenstein 3d...se installo uno dei primi Heroes Of Might And Magic secondo te mi funge o diventerebbero Secret of Mana?ahah

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  6. No no, tranquillo. Heroes Of Might And Magic 3 è del '98 '99 circa. Ti gira al 100%. Non sarebbe neanche male provarlo, sai? Tra l'altro essendo a turni permette una sessione multigiocatore sullo stesso pc!

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  7. Mmm si, dovrebbe girare allora xD

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  8. La sessione multigiocatore a HoMM la provammo gia tempo addietro, ma non avendo ripetuto l'esperimento presumo non sia piaciuto...
    Per il resto, concordo più o meno con te per quanto riguarda AC:R, tranne che per la chiusa dell'articolo... secondo me Brotherhood è stato l'apice, mentre il primo era la novità, quindi è stato il termine di paragone iniziale. Gli altri due si difendono comunque bene (la serie intera mi piace assai), ma come ho gia detto in passato, AC:R è stato fin troppo corto per i miei gusti... e te lo dice uno che ha giocato anche le missioni secondarie.
    Credo che la Ubisoft abbia effettivamente voluto accontentare i fan con questo gioco, prendendo tre piccioni con una fava (terminare la storia di Ezio, rivelare la morte di Altair e migliorare il comparto multiplayer).

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  9. Anyway... convertiti XD
    http://www.youtube.com/watch?v=BIeATEyQieM&feature=BFa&list=SP35D32DF49A223636&lf=list_related

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  10. Abbiamo provato Homm3? Veramente? Non ricordo O_O
    Poi boh, per la lunghezza di ACR comparata a quella di ACB, a me sembrano quasi uguali; certo, sicuramente il Revelations risulta un po' più corto, ma solo perchè svolgere le missioni secondarie è puramente facoltativo, mentre nel Brotherhood in due parole non vai avanti se non avvii restauri e conseguentemente guadagni soldi.

    Il video è squallidamente meraviglioso!

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